mercoledì 20 aprile 2011

Quando si devono elemosinare pessime connessioni internet in giro...

Succede che passano mesi e in mezzo tante cose senza riuscire ad aggiornare il blog!
Avrei un sacco di cose da raccontare ma non avere internet a casa è davvero un ostacolo non da poco...
Quindi riassumerò in breve i pensieri delle ultime settimane.
Ad esempio che:
la gente ama parlare senza dare peso alle parole...non ho scoperto niente di nuovo, lo so, ma è comunque complicato relazionarsi in un mondo in cui non ci si può fidare mai di quello che ci viene detto.
Quindi progetti interessanti che sono retrocessi a semplici chiacchiere su progetti interessanti a parte, resta la consapevolezza che sia tempo di rientrare alla base.Quale nel dettaglio non è dato sapere...ma faremo un passo alla volta.
Ho passato gli ultimi 5 giorni nell'outback...Uluru e il Red Centre come lo chiamano qui...davvero un posto magico. Il fascino di questi luoghi e l'immersione nell'antica cultura delle popolazioni aborigene sono un'esperienza unica. I colori della natura, delle albe e dei tramonti in questo paesaggio sono come le cartoline che ho spesso giudicato essere ritoccate al computer.Quello che si riesce a vedere in certi posti è ancora più bello delle foto nei negozi di souvenir che sembrano troppo perfette e dei documentari del National Geographic...perché tutto è reale davanti a noi!
La prossima tappa è il Western Australia. Purtroppo non riuscirò a fare il viaggio da sud a nord che vorrei e di cui ho tanto sentito parlare ma mi basterà dare un'occhiata a quelle che dicono essere le spiagge più belle d'Australia.Vedremo se a ragione.


Quando qualcuno dice qualcosa che pensi meglio di te quelle parole ti entrano dentro e diventano tue...soprattutto quando riassumono perfettamente tutto quello che senti.


Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
 E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. 
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:
"non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. 
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si
è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era.

Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. 
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
 Il viaggiatore ritorna subito.
(Josè Saramago)



Ps Grazie G. :)